Il MoVI regionale della Campania e l’Università degli Studi di Salerno – Dipartimento di Diritto Pubblico e Storia delle Istituzioni – hanno organizzato un seminario interdisciplinare di approfondimento, confromto e proposte dal titolo “Giustizia riparativa, tra scenari giuridici e speirmentazioni sociali.
L’incontro di terrà venerdì 23 marzo ’12 , presso l’Università di Salerno, a partire dalle ore 9.30.
Scarica la scheda di prenotazione, e inviala alla seguente mail: paideia@paideiacentroservizi.it
Il perché di questo incontro
Da anni il volontariato sociale di frontiera, nell’azione di accoglienza e reinserimento delle persone che sono incappate, a diverso titolo, in problematiche con la Giustizia si sono resi conto che i diritti fondamentali dell’uomo, la funzione rieducativa della pena e la possibilità che ci si possa anche ri-conciliare con la comunità, restano, troppo spesso, semplici dichiarazioni di principio.
A fronte di un illogico giustizialismo, che nutrendosi di luoghi comuni, non fa che aumentare ed esasperare il conflitto sociale.
La verità, è che non vogliamo più aiutare chi ha problemi non certo risolvibili con la detenzione e siamo arrivati al paradosso che oggi, in carcere, ci sono le persone più fragili – enfatizzando l’idea di una esecuzione penale soltanto vendicativa, che altro non fa se non confermare l’insicurezza e la miopia della società moderna.
La sperimentazione delle buone prassi messe in atto dal progetto “NON CANCELLARMI”, ci consente di realizzare questo incontro plurale, tra studiosi della materia, volontari impegnati sul campo, operatori sociali delle istituzioni e degli enti locali, per sensibilizzarci all’idea che una comunità solidale, coesa, matura e consapevole può tracciare un solco di speranza per recuperare e così migliorare, chi ha sbagliato e, in definitiva se stessa.
Nel disorientamento indotto da una crisi, di non breve durata, l’idea che ci si salva da soli ci appare un po’ fuorviante, per questo ci sentiamo interpellati, per questo pensiamo che occorra reintestarsi delle responsabilità, per questo ci aspettiamo feconde contaminazioni per capire che le fragilità e le vulnerabilità si stanno allargando in maniera esponenziale e che il volontariato, da solo, non basta più!