Tanzarella: “Senso di corresponsabilità per risvegliare la democrazia”
Riscoprirsi cittadini responsabili per continuare ad essere protagonisti della vita pubblica. Questo è stato il messaggio lanciato nel corso della serata comunitaria dal titolo “Democrazia… la bella addormentata!” che si è tenuta il 29 Marzo presso Casa Nazareth, nella zona orientale di Salerno. L’evento, che ha visto una larga partecipazione da parte della comunità e dei cittadini, è stato promosso da Agorà ed è stato moderato da Alfonso Conte, professore di Storia del Mezzogiorno presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Salerno, nonché presidente dell’associazione Melchionda. Tanti i temi trattati, come la democrazia deliberativa, la cittadinanza attiva e la Costituzione ed il prezioso contributo di Sergio Tanzarella, docente dell’Università Gregoriana, ha arricchito e stimolato ancor di più il dibattito offrendo molti spunti di riflessione. Se l’ultimo Referendum Costituzionale ha dimostrato che i cittadini, quando chiamati in causa, non si sottraggono dalle questioni della “vita pubblica”, cosa bisogna fare per mantenerli al centro dello scenario politico? Tanzarella, in maniera lucida ma non senza trasporto, ha scattato una fotografia amara della realtà politica e democratica del nostro tempo: «Un processo di cambiamento è possibile ma i risultati saranno visibili solo dopo molte generazioni; questo non vuol dire non impegnarsi ma bisogna avere la consapevolezza di non illudersi dinanzi alla mancanza di risultati nell’immediato perché non li vedremo». «La nostra società – sottolinea il docente della Gregoriana – necessita di figure politiche esemplari che abbondano nel nostro passato storico ma sono assenti nel presente. Uno scatto culturale è necessario per far sì che la Costituzione (e la sua attuazione) torni ad occupare un ruolo di primo piano». Le cosiddette formazioni intermedie possono offrire un importante contributo: «I momenti di aggregazione, ad esempio, sono un’occasione unica per fare formazione e restituire consapevolezza nei più giovani. Aumentare il senso civile dei cittadini è fondamentale se si vuole cambiare davvero». Tanzarella evidenzia quelli che sono i pericoli che sta correndo la democrazia: «I politici hanno una scarsa percezione del ruolo che ricoprono e la bassa moralità dei loro comportamenti suscita un sentimento di repulsione nel cittadino che si allontana dalla sfera politica. La società di oggi è lo specchio di anni e anni di mancata formazione civile che hanno portato l’istituzione democratica ad essere sempre più depotenziata». Ma qual è la soluzione per svegliare la democrazia da questo torpore? «La corresponsabilità – conclude Tanzarella – che si può raggiungere solo attraverso un processo di formazione e di maturazione».