L’Ipotenusa Marina: il racconto di un’esperienza
Da qualche anno a Salerno un gruppo di volontari sta cercando di coniugare la pratica della vela con la solidarietà. La sigla dell’associazione è nota in città per il suo impegno trentennale affianco a bambini, ragazzi, persone in difficoltà: l’associazione L’Ipotenusa. Che per l’occasione è diventata … Marina!
Il dono di una grande imbarcazione a vela ‘la nave Gelsomina’, donata da un benefattore, e soprattutto l’amore e la disponibilità di un piccolo ma testardo gruppo di volontari, skipper, amanti della vela, ha creato un’esperienza unica nel suo genere in città.
Da 5 anni il mare non è più una chimera per tante persone, soprattutto ragazzi, che vivono situazioni di precarietà sociale, magari ospiti di comunità e case famiglia a Salerno.
Tra di loro storie tristissime di abbandono – della propria terra, dei propri affetti – ma anche storie affascinanti di riscatto e di rinascita.
Passeggiate in barca, corsi di navigazione, esperienze in mare sono stati in questi anni i principali ingredienti utilizzati per costruire relazioni, storie di amicizia, rotte di liberazione.
Il mare si può trasformare da barriera a veicolo di integrazione, da spazio riservato a pochi privilegiati ad ambiente aperto e accogliente verso tutti? Dire si e basta, sarebbe pura retorica. Diciamo che l’Ipotenusa Marina c’ha provato e continua a provarci, nonostante le difficoltà, nonostante sinora non abbia beneficiato di un euro di risorse pubbliche. Combattendo contro la cattiva sorte che per qualche mese ha bloccato l’imbarcazione in cantiere per un delicato recupero dello scafo. Cattiva sorte che non ha scalfito l’ostinazione dei volontari, che l’hanno risospinta con tenacia in mare, pronta ad affrontare nuove avventure.
Come quella dell’ennesimo corso di navigazione, denominato ‘Sentieri di vela’ , che è iniziato quest’anno nel mese di ottobre – in collaborazione con l’Associazione Marina – e che vede protagonisti un gruppo di 20 persone che intendono conoscere la pratica della vela e al contempo sperimentare la pratica della solidarietà.
In una storia dove il protagonista non è chi è fragile e deve essere aiutato, ma chi si scopre passeggero di una stessa barca.
Per sostenere le iniziative di Ipotenusa Marina, non mancate allo Spettacolo Teatrale di autofinanziamento “Non si cartea + come una volta” , messo in scena dalla compagnia teatrale “Gli Scialatielli”: