IN EVIDENZA
SEMINARIO FINALE
HUB CAMPANIA PER L’IMPRESA SOCIALE
CULTURA, LAVORO, INCLUSIONE: utopie possibili al SUD?
Paideia, a conclusione del ciclo di incontri di orientamento, vi attende per il seminario finale “Cultura,Lavoro, Inclusione: utopie possibili al Sud” che si terrà Lunedì 4 Dicembre ore 9.30 – 14.00 presso l’Aula Foa – Presidenza Scienze Politiche UNIVERSITÀ degli Studi di SALERNO
Obiettivi del Seminario – rafforzare prassi e metodologie efficaci e innovative nel campo dell’orientamento al lavoro e della creazione di impresa sociale, da rivolgere in particolare alle giovani generazioni realizzando un confronto sulla tematica in oggetto. Verranno socializzate anche le ricadute del progetto svolto in questi due anni di Hub Campania.
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All’Università degli Studi di Salerno un Work-shop sull’editoria sociale
L’Associazione Paideia Centro Servizi, all’interno del progetto “Hub Campania per l’Impresa Sociale”, organizza un Work-Shop sull’editoria sociale che promuove ed accompagna gruppi di giovani all’auto-inserimento lavorativo attraverso la creazione di imprese sociali.
L’ultimo appuntamento è previsto per:
Venerdì 1 dicembre ore 8:30-13:30
- Organizzazione della casa editrice
- Book on demand
A condurre il work-shop sarà Beniamino Lecce, Direttore di Diotima – idee servizi e progetti di comunicazione – e collaboratore della Casa editrice Atrimedia di Matera.
Per maggiori informazioni consulta www.paideiasalerno.it
Continua l’orientamento HUB Campania per l’impresa sociale presso il DISPAC
Paideia, in sinergia con il progetto “HUB Campania per l’impresa sociale”, ha dato il via ad un nuovo percorso di orientamento all’Università degli Studi di Salerno per promuovere l’inserimento lavorativo dei giovani mediante la creazione di imprese sociali.
Il secondo appuntamento è fissato per Venerdì 1 dicembre 2017, dalle ore 08.30 – 13.30 ed è rivolto a studenti e laureandi iscritti alla Laurea Magistrale del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC).
Per informazioni: www.paideiasalerno.it
“Cosa vuoi fare da… giovane?” Una nuova iniziativa targata Hub Campania
L’Associazione Paideia, all’interno del progetto Hub Campania per l’Impresa sociale, organizza un percorso di orientamento per aiutare i giovani all’inserimento lavorativo con la creazione di imprese sociali. Tanti saranno gli incontri organizzati in diversi territori durante i quali i partecipanti scopriranno le tante occasioni che l’Europa oggi propone sul tema della mobilità, dell’occupazione e della lotta all’esclusione sociale. L’evento è rivolto a Forum dei Giovani, Associazioni giovanili, gruppi organizzati o semplici interessati.
Venerdì 1 Dicembre h 17.30 presso la Biblioteca Comunale Via Galilei n. 34 Scafati (SA)
(clicca qui per la locandina).
Per informazioni: hubcampania@paideiacentroservizi.it oppure vai su www.paideiasalerno.it
Per le iscrizioni consulta il link: https://goo.gl/RdmUta
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“Piantare Ben-essere”: al Movi di Salerno protagonisti i bambini della Scuola Mari
Ha preso il via il primo appuntamento di “Piantare Ben-essere”, un ciclo di incontri laboratoriali – esperienziali organizzato dal MOVI Salerno presso i giardini che condivide con Paideia nella sede in via Vittorio Graziadei. Il progetto rientra nell’ambito dei “Bandi di Idee 2016” promossi dal Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Salerno. Lunedì 30 ottobre trenta bambini frequentanti la Scuola Primaria “M. Mari” del capoluogo salernitano hanno inaugurato questa iniziativa cimentandosi in varie attività guidati dai volontari della struttura. Vai sul sito di Paideia per visualizzare le foto dell’evento e leggere l’articolo.
Clicca qui per scaricare la locandina dell’evento
SALVA DATA
Ripartono gli appuntamenti residenziali dal titolo “CONOSCERE e CONOSCERSI per CAMBIARE” che si terranno tutti presso Casa della Spiritualità don Tonino Bello Prepezzano (Salerno), tranne il primo incontro introduttivo che si terrà il 2 dicembre 2017 a Portici, dove introdurrà il ciclo di appuntamenti Pirangelo Comi.
Il percorso, in continuità con i precedenti appuntamenti di “Spiritualità è vita”, sarà animato da un gruppo di giovani impegnati in attività diverse di volontariato e disponibili ad approfondire ed alimentare le motivazioni che nutrono l’azione solidale ed il coraggio di osare per un mondo migliore.
Gli incontri sono dedicati alla riflessione personale e comunitaria per dare ali al desiderio di futuro. In ogni week-end è previsto il confronto con testimoni che fanno esperienze di condivisione, ma anche di riflessione sull’orizzonte di senso del nostro essere comunità.
Gli appuntamenti:
2 Dicembre 2017 – Incontro introduttivo con Pierangelo Comi, a Portici (NA)
27 – 28 Gennaio 2018 – Innamorarsi della realtà e curare gli egocentrismi, Prepezzano (SA)
10 – 11 Marzo 2018 – Scegliere i maestri ed i compagni di viaggio,Prepezzano (SA)
19 – 20 Maggio 2018 – Dall’orientamento alla profezia: immaginare il cambiamento, Prepezzano (SA)
Per informazioni ed iscrizioni email: oasi.volontariato@gmail.com
Oppure scarica la locandina
BANCA ETICA : Venerdì 1 dicembre 2017 ORE 19.30, presso Casa Nazareth Salerno, vi aspetta all’incontro “CINEINCONTRI” . In sala verrà trasmesso il film “L’ordine delle cose” di Andrea Segre.
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BANCA ETICA : sabato 2 dicembre, dalle 17.30 alle 22.00, presso la parrocchia Gesù Redentore di Salerno “Fiera dell’economia solidale”. Un incontro pensato per conoscere gruppi, iniziative legate al mondo della finanza etica e dell’economica sociale, un momento per incontrarsi e discutere insieme di progetti e possibili orizzonti lavorativi.
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INIZIATIVE
Reddito di Inclusione: disciplina e modalità di accesso al beneficio
Il Reddito di Inclusione (REI) è una misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale introdotta dal decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, emanato in attuazione della legge-delega 15 marzo 2017 con decorrenza dal 1° gennaio 2018.
Tale misura prevede un beneficio economico erogato attraverso l’attribuzione di una carta prepagata emessa da Poste Italiane SpA ed è subordinata alla valutazione della situazione economica e all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.
Il beneficio economico sarà erogato per un massimo di 18 mesi, dai quali saranno sottratte le eventuali mensilità di Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) percepite.
Il nucleo richiedente dovrà soddisfare specifici requisiti di residenza e anagrafici, economici, di composizione del nucleo familiare e di compatibilità, specificamente dettagliati nella circolare.
L’ammontare dell’importo è correlato al numero dei componenti del nucleo familiare e tiene conto di eventuali trattamenti assistenziali e redditi in capo al nucleo stesso. In ogni caso, l’importo complessivo annuo non può superare quello dell’assegno sociale.
Coloro che, alla data del 1° dicembre 2017, stanno ancora percependo il SIA potranno presentare immediatamente domanda di REI o decidere di presentarla al termine della percezione del SIA, senza che dalla scelta derivi alcun pregiudizio di carattere economico.
La circolare INPS 22 novembre, n. 172 fornisce le prime istruzioni amministrative, illustra il riordino delle prestazioni assistenziali finalizzate al contrasto alla povertà, in particolare del Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) e dell’ASDI (Assegno Sociale di Disoccupazione) e la conseguente rideterminazione del fondo povertà a decorrere dal 2018.
La domanda di accesso alla prestazione potrà essere presentata dal 1° dicembre 2017, presso i comuni o altri punti di accesso identificati dagli stessi, utilizzando il modello (pdf 718KB) allegato alla circolare. Al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, il richiedente deve essere in possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità.
Petizione al Governo per togliere incentivi e pubblica utilità al mini-idro
Il Comitato Acqua Pubblica di Salerno /e non solo), vi invitano a prendere conoscenza della nota della segreteria operativa del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sulle iniziative da intraprendere.
A breve il Governo emanerà il nuovo Decreto Incentivi alle rinnovabili non fotovoltaiche, da cui dipenderà il destino degli ultimi corsi d’acqua ancora non artificializzati del Paese. Siamo riusciti ad ottenere un incontro a Roma con la Viceministra allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova per il 23 novembre prossimo.
In quella occasione le sottoporremo una petizione con la richiesta di intervenire sugli incentivi all’Idroelettrico e sulla pubblica utilità degli impianti.
Alleghiamo bozza del documento, che ha già raccolto parecchie adesioni.
Il testo è stato ridotto al minimo perché così ci è stato consigliato, comunque fa riferimento esplicito all’ Appello Nazionale per la Salvaguardia dei Corsi d’Acqua dall’Eccesso di Sfruttamento Idroelettrico che spiega la problematica in modo più dettagliato.
La delegazione che si recherà a Roma sarà composta da un massimo di 4-6 persone provenienti da diverse regioni. Sarebbe importante che la petizione venisse sottoscritta da tante altre associazioni provenienti da tutta Italia, come era avvenuto a suo tempo per l’Appello Nazionale.
Vi invitiamo quindi a prendere visione della petizione e, se ne condividete i contenuti, ad aderire tramite email specificando nome dell’associazione, persona di riferimento e contatto telefonico.
Per maggiori informazioni clicca QUI
Comune di Salerno Sala del Gonfalone Via ROMA, 76 Ore 08:30—14:30 Venerdì 01 Dicembre 2017, Seminario “Il Sabato del Villaggio Globale” 2° Incontro “LA DISABILITÀ E I GIOVANI” Disabilità, Inclusione e informazione. Come superare le barriere architettoniche, cosa fare per la città?
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Sportello di Pediatria Sociale “Padre Beniamino Miori”
E’ aperto dallo scorso 21 Aprile lo sportello di Pediatria sociale “Padre Beniamino Miori”. Lo sportello, sito in Via Rocco Cocchia 173/B, presso il punto famiglia ACLI, è pubblico e gratuito ed è aperto per le famiglie a rischio sociale e bambini da 0 a 14 anni che potranno così consultare operatori sanitari (pediatri, psicologi, assistenti sociali, medici nutrizionisti e sportivi, fisiatri) appartenenti all’Associazione Nuova Scuola Medica Salernitana – UNIPOSMS. Per maggiori informazioni sportellopadrebeniaminomiori@gmail.com
Stelle di Natale – Ail ricerca volontari
Un gesto per la ricerca. Comprate le Stelle di Natale dell’Ail
Anche quest’anno l’Ail di Salerno scende in campo per l’evento Stelle di Natale. Nei giorni dell’8, 9 e 10
dicembre 2017 i volontari dell’associazione scenderanno in piazza per sensibilizzare i cittadini sull’importanza
della ricerca realizzata dall’Ail. La sezione di Salerno è alla ricerca di volontari per raggiungere tutti i comuni
della provincia di Salerno; diverse le realtà della provincia ancora non coperte. Le persone interessate
possono contattare direttamente l’associazione.
Per informazioni: info@ailsalerno.org
FORMAZIONE
Il Centro Europeo di Formazione offre un corso per Operatore Socio Assistenziale che permette di acquisire le competenze per la professione.
Il Corso completo è strutturato in 16 unità didattiche suddivise in 4 grandi aree tematiche: psicologia e società, istituzioni e leggi, medicina e salute, interventi tecnico-operativi;
3 dvd pensa per completare con un modulo di applicazioni pratiche e uno stage di 400 ore
Al completamento della formazione e al superamento di tutte le prove (compiti con votazione positiva) verrà rilasciato l’Attestato.
Per maggiori info accedere al sito sito web: Vai al sito web
“Il mio giardino”. Torna il seminario di Capodarco
Dall’1 al 3 dicembre 2017 si svolgerà la XXIII edizione del seminario di formazione per giornalisti di Redattore Sociale (aperto a tutti) nella sede della Comunità di Capodarco di Fermo, nelle Marche. Giornalisti ed esperti da tutta Italia discuteranno sul tema: “Il mio giardino. La convivenza nella società fragile”. Il seminario sarà suddiviso in 4 sessioni e darà diritto a 18 crediti formativi. Il termine per le iscrizioni è il 28 novembre. L’apertura è affidata al presidente dell’Odg Carlo Verna; sarà il direttore dell’Espresso Marco Damilano, invece, a chiudere i lavori.
Per saperne di più sul programma e per iscriverti, clicca qui.
OPPORTUNITA’
Per Associazioni
La Chiesa Valdese ha pubblicato le indicazioni per accedere ai fondi Otto Per Mille Opere della Chiesa Evangelica Valdese-Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi e della Chiesa Valdese del Rio de la Plata, Enti ed Opere di altre Chiese evangeliche o cristiane, Agenzie ed Organismi ecumenici, Enti, Associazioni, Agenzie e Opere laiche, Organizzazioni Non Governative.
Scadenza: 9 Febbraio 2017
BANDI
Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo
La Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, tramite bando aperto e senza scadenza, sostiene ed incentiva la realizzazione di iniziative di natura sociale. Possono fare richiesta di contributo enti, senza scopo di lucro, operanti nell’area di intervento riconducibile esclusivamente al “Territorio Nazionale ed ai Paesi del Mediterraneo”. I progetti e le iniziative devono fare riferimento ai seguenti settori di intervento: sanità, ricerca scientifica, assistenza alle categorie sociali deboli, istruzione e formazione, arte e cultura.
Con i Bambini
Con il “Bando Nuove Generazioni 2017“, continua la lotta alla povertà educativa promossa dall’impresa sociale Con i Bambini. Indirizzato ad interventi, a valere sull’intero territorio nazionale, dedicati a bambini con fascia di età compresa tra 5 e 14 anni, attuati da enti del terzo settore in collaborazione con la scuola. I progetti devono avere una durata minima di 24 mesi. Scadenza entro, e non oltre, le ore 16:00 del 09/02/2018.
Fondazione San Zeno
La Fondazione si pone comunque in ascolto del territorio e risponde a richieste di
supporto a percorsi e iniziative
Fondazione San Zeno sostiene progetti negli ambiti di educazione e del lavoro, con l’intento di stimolare
percorsi trasversali di autonomia per il rafforzamento del singolo individuo e dell’intera comunità. La richiesta
non può essere presentata da parte di: persone fisiche, enti o associazioni, pubbliche o private. La
Fondazione San Zeno non lavora tramite bandi, può essere contattata in ogni momento dell’anno.
Per informazioni: www.fondazionesanzeno.org
LAVORO
SELFIEmployment è l’opportunità per sviluppare le tue idee di business e avviare iniziative imprenditoriali, che ti consentirà di accedere a finanziamenti agevolati attraverso il supporto per l’accesso al credito.
Per partecipare devi avere tra 18 e 29 anni ed essere iscritto al programma Garanzia Giovani.
Promosso da Anpal e gestito da Invitalia con l’assistenza dell’Ente Nazionale per il Microcredito e sotto la supervisione del Ministero del Lavoro, il Fondo finanzia l’avvio d’iniziative imprenditoriali promosse da giovani NEET, attraverso la concessione di prestiti a tasso zero.
Questo progetto e gli sportelli informativi dell’ENM, si rivolgono soprattutto ai giovani sia per la promozione del microcredito che di altre misure per lo startup.
Guarda il video!
Approfondisci la news al sito dedicato
L’Associazione Azione per un Mondo Unito – ONLUS cerca ESPERTI IN ACCOGLIENZA MIGRANTI E MEDIAZIONE per una collaborazione nell’ambito del Programma “Fare Sistema Oltre l’Accoglienza”: www.faresistemaoltrelaccoglienza.it
Candidarsi entro: 22 Novembre 2017
Inizio collaborazione: Dicembre 2017
Durata collaborazione: Il lavoro sarà svolto tra Dicembre 2017 e Giugno 2018 per un totale di circa 75 ore da distribuire nell’arco di 3-4 mesi.
Per maggiori informazioni clicca qui
FINANZIAMENTI
Contributo a fondo perduto per la distribuzione di film europei non nazionali
Bando Europa Creativa. EACEA/12/2017, contributo a fondo perduto per la distribuzione di film europei non nazionali.
Soggetti beneficiari
Il regime è accessibile a entità (aziende private, organizzazioni senza scopo di lucro, associazioni, enti di beneficenza, fondazioni, comuni/consigli comunali, eccetera) che abbiano sede in uno dei paesi partecipanti al sottoprogramma MEDIA (cfr. di seguito) e appartengano direttamente o tramite partecipazione maggioritaria a cittadini di tali paesi.
per maggiori info
Scadenza il 05/12/2017
APPROFONDIMENTO
Startup sociali, ”minoranze profetiche”: crescono ma i numeri restano esigui
In Italia le startup innovative a vocazione sociale stentano a decollare rispetto a quelle tecnologiche, ma per gli esperti c’è un potenziale inespresso su cui puntare. Il mondo della cooperazione potrebbe rappresentare un’opportunità. Le analisi di Paolo Venturi, direttore di Aiccon, e Flaviano Zandonai, segretario di Iris Network
ROMA – Sperimentano soluzioni innovative che possano avere un mercato ma anche un impatto sulla collettività; immaginano progetti di prossimità, realizzano idee di welfare condiviso, ma si occupano anche di cultura e accessibilità. Sono le startup innovative a vocazione sociale (Siavs) che in Italia, nonostante il boom di quelle tecnologiche, stentano a decollare. L’ultima rilevazione del 6 novembre del 2017 parla di oltre 8 mila startup tecnologiche innovative presenti in Italia, ma tra queste, quelle vocazione sociale (a settembre 2017) sono soltanto 154. Un dato comunque in crescita rispetto alla Relazione al Parlamento del Mise del 2016 che ne conta complessivamente meno di cento. A livello territoriale, è la Lombardia la regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative tout court, seguono l’Emilia Romagna, il Lazio, il Veneto e la Campania (prima regione del Mezzogiorno). Anche per le Siavs è il Nord Italia ad avere il maggior numero di iniziative, con la Lombardia ancora una volta a capo della classifica (stando ai dati dell’ultima relazione al Parlamento). Segue la regione Lazio che supera in questo settore l’Emilia Romagna. Poi la Campania che è di nuovo prima tra le regioni del Sud Italia.
Ma cosa sono le startup innovative a vocazione sociale? Bisogna partire dal decreto legge 179/2012, convertito con legge 221/2012, che ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano la nozione di nuova impresa innovativa ad alto valore tecnologico, ovvero la cosiddetta startup innovativa. Il decreto, però, non prevede limitazioni legate al settore di attività`. “L’unica differenziazione definitoria prevista riguarda le startup innovative a vocazione sociale – spiega l’ultima Relazione del Mise -. Secondo l’art. 25, comma 4, le Siavs possiedono gli stessi requisiti posti in capo alle altre startup innovative, ma operano in alcuni settori specifici che l’art. 2, comma 1, del decreto legislativo 155/2006 (“Disciplina dell’impresa sociale”) considera di par colare rilevanza per l’interesse generale”. La definizione di startup innovativa, incentrata sull’innovazione tecnologica, però, va un po’ stretta al mondo delle Siavs. “Le startup innovative qualificano e definiscono l’innovazione dal punto di vista essenzialmente tecnologico – spiega Paolo Venturi, direttore di Aiccon, Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Nonprofit -. Uno dei punti di debolezza è sempre stata quella di classificare l’innovazione solo nella logica della tecnologia, mentre l’innovazione reale è innanzitutto sociale, per la società. Pensare di generare sviluppo usando soltanto un codice di innovazione legato alla tecnologia è molto utopico”.
In realtà, spiega Venturi, non c’è da stupirsi se le Siavs siano ancora la cenerentola delle startup in termini di numeri. “La percentuale delle Siavs rispetto all’universo delle startup non è molto distante dal rapporto che c’è tra le imprese sociali rispetto alle imprese for profit – aggiunge Venturi -. Poi è anche una questione di cultura. Ormai tutto l’ecosistema spinge per accelerare dei processi in cui la dimensione sociale è strumentale, ma non caratterizzante”. Eppure, per Flaviano Zandonai, segretario di Iris Network, l’Associazione italiana degli Istituti di Ricerca sull’Impresa Sociale, e ricercatore presso Euricse, Istituto europeo di ricerca sull’impresa cooperativa e sociale, c’è ancora un potenziale inespresso, anche all’interno delle stesse startup innovative. “Incuriosisce che molte delle startup tecnologiche operino nel settore educativo – spiega Zandonai -. Mi chiedo se lì dentro ci siano delle potenziali Siavs che non hanno assunto la vocazione sociale per una serie di ragioni. Dentro questo mondo, forse, c’è del sociale ma che non si esprime con questo modello. Dall’altro lato c’è un terzo settore e un’impresa sociale che forse non hanno identificato ancora del tutto la Siavs come partner o strumento per fare ricerca e sviluppo”.
Per Venturi, inoltre, c’è il tema dei capitali che riguarda un po’ tutte le startup, anche se per le Siavs è un po’ più dura per una sorta di “mancanza di appeal rispetto ai Venture capitalist”. Aspetto sottolineato anche da Zandonai, secondo cui le Siavs “non si prestano più di tanto a giochi speculativi e quindi chiamano in causa altri tipi di investitori, più pazienti, che non massimizzano l’obiettivo del guadagno. Questa è l’altra grande questione che interroga il presente e il futuro di queste realtà. Si scommette ancora poco perché probabilmente serve un altro tipo di scommessa”. Eppure, aggiunge Venturi, si tratta di uno “strumento straordinario perché di fatto riclassificano diversamente il tema dell’imprenditorialità tradizionale in una logica sociale – afferma Venturi -, ma hanno numeri ancora esigui. Sono minoranze profetiche che in potenza possono essere molto interessanti, ma sono ancora molto fragili non solo a crescere ma anche a produrre occupati”. Le strade delle startup a vocazione sociale e quelle mondo del terzo settore, inoltre, non sembrano ancora incontrarsi e neanche la riforma del terzo settore sembra aver facilitato questo incontro. Le Siavs, del resto, “non sono figlie della cultura del terzo settore – spiega Venturi -. Sono una genia che nasce da una operazione che si è resa conto che l’approccio troppo radicale sulla tecnologia legata all’innovazione era un po’ riduttivo. Le Siavs sono una particolare forma di impresa che non appartiene alle categorie del terzo settore. Su 154 startup a vocazione sociale registrate a settembre 201, solo 12 sono cooperative. Il resto sono srl. Normali imprese che per un certo periodo di tempo non possono redistribuire i profitti perché in questi anni ricevono degli incentivi. Sono un nuovo genere di startup innovative e tecnologiche che però si misurano anche con degli indicatori legati all’impatto sociale”.
Eppure, a livello europeo, l’imprenditorialità italiana sul sociale ha fatto scuola. “Ce la siamo inventata noi, con le cooperative sociali, le reti e i consorzi – spiega Zandonai -. Ci sono leggi di alcuni paesi europei che riprendono molto la normativa delle cooperative sociali”. Per Venturi, il potenziale del settore, inoltre, è enorme. “Abbiamo un mazzo di carte in mano infinito – aggiunge Venturi -. Stando sul lato del for profit orientato al sociale abbiamo le Imprese benefit e le Siavs, poi abbiamo il mondo dell’impresa sociale riformata che ha dentro le srl, le cooperative sociali che sono diventare imprese sociali di diritto e poi tutte le altre forme associative e di diritto che possono diventare imprese sociali. In mezzo a questo mondo abbiamo un for profit sempre più orientato al sociale che comincia ad aver consapevolezza che la responsabilità sociale è superata e che l’approccio della competizione si costruisce condividendo valore, cambiando i paradigmi. Dall’altro lato abbiamo un non profit che assume sempre di più un connotato di scambio di beni e servizi. Si sta costruendo una terra di mezzo tra la dimensione tipica del mercato e tipica del sociale”. La sfida, per Zandonai, quindi è quella di “riuscire a costruire un settore un po’ più vasto e variegato in termini sia di modelli organizzativi che di settori di attività e su questo è stato fatto poco – spiega -, soprattutto sull’allargamento a nuovi settori, l’utilizzo di nuovi modelli, anche imprese sociali di capitali o costruite su altri modelli di terzo settore, penso le fondazioni che possono essere anche impresa sociale. Vediamo se questa riforma riuscirà a incentivare la crescita della biodiversità del settore”.
Quel che forse gioverebbe alle Siavs e al mondo dell’impresa sociale, secondo Zandonai, è la “moltiplicazione dei luoghi di incubazione. Molti consorzi di cooperative sociali, in questi anni, senza saperlo hanno fatto da incubatori, ma sono nate esperienze di incubazione di impresa sociale o a vocazione sociale, come Avanzi a Milano. Esperienze che si sono anche affermate”. Per Venturi, invece, potrebbe essere un matrimonio tutto italiano quello che potrebbe dar vita ad una nuova grande famiglia. “Le Siavs dovrebbero entrare sempre più in relazione con i mondi della cooperazione sociale che generano servizi anche tradizionali. Queste nuove imprese sono un’occasione molto forte per l’impresa tradizionale che devono innovare il loro modello di servizio. Bisognerebbe costruire una relazione più stretta fra questi mondi che trattano il sociale però in maniera diversa. Le startup innovative hanno bisogno di mercati che in molti casi le cooperative sociali hanno. E le cooperative sociali tradizionali hanno bisogno di nuove competenze, digitali e di orientamento al mercato che hanno le startup. Questo matrimonio sarebbe un bene per entrambe. Il valore occupazionale delle startup è strutturalmente ridotto. Sono ambiti ad alta intensità tecnologica, mentre le imprese tradizionali sociali sono ad alta intensità di lavoro. Questo matrimonio potrebbe essere una grande occasione per innovare processi e trovare nuovi mercati”.(ga)
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